CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
(D)
La Servizi Geotecnici
opera anche nel campo dei controlli non distruttivi
e della diagnostica delle strutture. Senza alterare
e distruggere la stato dei manufatti, viene indagata
l’integrità e la compattezza dei materiali
con l’impiego di controlli appunto non distruttivi.
La "diagnostica delle strutture" si pone
come obiettivo il raggiungimento di parametri tecnici
tali caratterizzare la qualità dei materiali
ed operare di conseguenza nella maniera ottimale in
termini di manutenzione e recupero dell’esistente.
METODO
DI DUREZZA SUPERFICIALE (SCLEROMETRO)
La prova di durezza superficiale consente di valutare
la qualità del calcestruzzo utilizzando il
legame esistente tra la durezza d'urto del materiale
e la resistenza a compressione. Il suo funzionamento
si basa sul rimbalzo di una massa battente su di un
pistone che si appoggia sulla superficie del manufatto
in calcestruzzo: quanto più elevata è
la resistenza, tanto maggiore è il rimbalzo.
Leggendo nella scala questo rimbalzo e riportando
sulle curve del diagramma applicato allo strumento,
si ricava la resistenza alla compressione.Il valore
di resistenza determinato con lo sclerometro risulta
influenzato notevolmente dalle condizioni della superficie
della struttura sulla quale si eseguono le prove (presenza
di intonaci, superfici bagnate, o umide, strati superficiali
carbonatati).
RILIEVI
MEDIANTE ULTRASUONI
Sono prove basate sulla modalità di propagazione
di onde elastiche di vibrazione che vengono fatte
viaggiare attraverso il mezzo in esame. La metodologia
ultrasonica verrà utilizzata in materiali più
omogenei e in strutture compatte, tanto da essere
molto penetrabili alle onde di vibrazione. La frequenza
del treno di onde trasmesso alla struttura varia dai
27 ai 350 KHz utilizzando le apposite sonde.
Le prove consistono nella misura dei tempi di propagazione
delle onde elastiche indotte nel mezzo fra due punti
con distanza nota (trasmissione e ricezione).
Le misure possono essere eseguite, laddove possibile,
per trasmissione diretta , applicando le due sonde
sulle due facce opposte dell’elemento da saggiare;
nei casi di inaccessibilità di una delle due
facce, si opera per trasmissione semidiretta, consiste
nell’applicare i trasduttori in punti appartenenti
a due facce adiacenti, in genere ortogonali o indiretta
posizionando le sonde su un stessa faccia a distanza
nota. Misura mediante ultrasuoni a norma UNI 9524.
RILEVAZIONI
PACOMETRICHE
Utilizzato per la localizzazione delle armature nel
cls, per la misura del copriferro e calcolo automatico
del diametro delle barre.Il pacometro sfrutta il principio
dell'induzione magnetica, che mediante una centralina
di rilevamento è capace di emettere un segnale
digitale e sonoro quando viene rilevata la presenza
di un tondino d’acciaio.
DETERMINAZIONE DELLA PROFONDITA’ DELLA CARBONATAZIONE
Per determinare a profondità di carbonatazione
del calcestruzzo si utilizza una soluzione di fenoftaleina
all’1 % in alcool etilico. Questa viene spruzzata,
mediante nebulizzatore, sugli spezzoni di carota in
cls e secondo i piani normali alla superficie esposta
all’aria. La fenoftaleina subisce un cambiamento
di colore, passando dal bianco trasparente al rosso
violetto quando la superficie risulta NON CARBONATATA
(materiali il cui PH è maggiore di circa 9,2)
; contrariamente nella superficie carbonatata la soluzione
non vira mantenendo il colore trasparente (valori
di pH minori DI 9,2).
INDAGINE
COMBINATA SCLEROMETRO-ULTRASUONI (Metodo Sonreb)
Combinando i risultati ottenuti con l’indagine
sclerometrica con il metodo a ultrasuoni, è
possibile accertare le caratteristiche meccaniche
dei calcestruzzi costituenti le strutture esaminate.
Detta correlazione è molto importante poiché
permette di correlare la resistenza meccanica misurata
in superficie (prova slerometrica) , con la tessitura
strutturale in profondità (trasmissione ultrasuoni).
PROVA DI ESTRAZIONE PULL-OUT
TEST
La prova di estrazione (pull-out test) è una
prova localmente distruttiva (semi-distruttiva). Può
essere eseguita su inserti preinglobati nel getto
oppure con inserti post inseriti. Le prove, misurando
la forza di estrazione permettono di risalire alle
caratteristiche del calcestruzzo. La prova è
normata dalla UNI 9536 per tasselli preinglobati e
dalla UNI110157 per tasselli post inseriti.
PROVE
DI CARICO SU PALI DI FONDAZIONE
Le prove di carico su pali di fondazione verificano
il comportamento delle fondazioni profonde. Sono dei
controlli di tipo “statico” e forniscono
curve carichi-cedimenti dalle quali è possibile
desumere il carico limite ultimo (prove di progetto)
o desumerlo per estrapolazione (prove di collaudo)
ed in ogni caso analizzare il comportamento palo-terreno.
Servizi Geotecnici è attrezzata per l’esecuzione
di prove di carico sino a 750 ton
PROVE
DI CARICO SU PONTI, VIADOTTI SOLAI
Servizi Geotecnici esegue prove di carico necessarie
al collaudo statico di ponti, viadotti e solai. Applicando
cicli di carico e scarico sull’elemento strutturale
oggetto di indagine e registrando gli abbassamenti
è possibile verificare se le strutture restano
nel campo elastico.
La misura degli spostamenti (frecce) in vari punti
dell’elemento in esame, permette di confrontare
il comportamento effettivo con quello ipotizzato e
di verificare la validità del calcolo preso
in esame in sede progettuale.
PROVE ECOMETRICHE VIBRAZIONALI
SU PALI DI FONDAZIONE
Con il metodo a riflessione o a eco è possibile
rilevare discontinuità nel palo. Originando
una perturbazione sulla testa del palo, l’onda,
propagandosi nel calcestruzzo viene riflessa da eventuali
restringimenti e/o sbulbature ed è registrata
da un ricevitore posto anch’esso sulla testa
del palo. Nel caso di assenze di discontinuità
(palo integro), l’unica onda riflessa è
quella dal fondo del palo. In conoscenza della velocità
dell’onda elastica nel calcestruzzo, la lunghezza
viene ricavata dalla relazione che lega il tempo di
andata e ritorno dell’onda con la velocità
stessa.