SETTORE
TERRE (A)
Di seguito si riportano le principali
prove di laboratorio ed in situ specifiche del settore
Terre
APERTURA
CAMPIONE
(NORME DI RIFERIMENTO: AASHTO T 2/84, T86/81, T87/86,
T146/86; ASTM D 75/82, D 420/79, D 421/85; BS 1377)
Apertura di campione contenuto in fustella cilindrica
mediante estrusore a circuito idraulico, ad avanzamento
controllato con regolazione della pressione di spinta
del pistone, per evitare disturbi sul campione. Per
ogni campione verrà indicato su un tabulato
chiamato (Apertura campione) : Committente, cantiere,
località, impresa sondaggi, quadro di insieme
di tutte le prove condotte sul campione, denominazione
sondaggio con relativa profondità e data di
perforazione, denominazione campione con relativa
profondità e data di prelievo, modalità
di perforazione, modalità di campionamento
e qualità del campione, diametro e lunghezza
del campione, identificazione visiva con indicazione
di colore campione, struttura, consistenza, denominazione.
Fotografia delle sezioni più significative
e stampa su carta kodak.
CARATTERISTICHE
FISICHE GENERALI ED INDICI
(NORME DI RIFERIMENTO: AASHTO T 191/86, T 205/86;
ASTM D 2216/80, D 2974/87, BS 1377)
Determinazione del contenuto di acqua allo stato naturale
(3 determinazioni)
Determinazione del peso di volume allo stato naturale
(3 determinazioni)
Determinazione del peso secco (3 determinazioni)
Determinazione del peso specifico dei grani (2 determinazioni)
Determinazione del peso di volume saturo e del peso
di volume immerso
Determinazione dell'indice dei vuoti della porosità
e del grado di saturazione
Determinazione del contenuto di Ca CO3 e del contenuto
di sostanze organiche
POCKET
RESISTENZA ALLA PUNTA CON PENETROMETRO TASCABILE E
VANE TEST CON SCISSOMETRO TASCABILE
In diverse sezioni del campione viene misurata la
resistenza punta (qu) con diverse piastre di carico
e dall'elaborazione dei dati è possibile risalire
ai parametri geotecnici ed alla determinazione del
carico limite.Il vane test riflette in scala ridotta
la prova in situ scissometrica restituendo il parametro
meccanico della coesione non drenata (cu).
LIMITI
DI ATTERBERG
(NORME DI RIFERIMENTO: ASTM D 4318; AASHTO T 89; UNI
10014; BS 1377: PART 2: 1990)
Determinazione del limite di liquidità, di
plasticità, e di ritiro. Il limite di liquidità
sarà determinato con interpolazione lineare
di tre determinazioni di coppie w-n°colpi , fornendo
l'equazione della retta interpolatrice e del coefficiente
di correlazione della interpolazione. Dalla determinazione
del limite di plasticità si può determinare
l'indice di plasticità che verrà rappresentato
sulla carta di Casagrande fornendo la classificazione
del campione in funzione dei limiti e quindi in termini
di : bassa, media o alta compressibilità, materiale
organico o inorganico, materiale di media, bassa,
o alta plasticità, materiale limoso o argilloso.
Usufruendo dei dati della curva granulometrica e delle
caratteristiche fisiche generali, congiuntamente ai
limiti, è possibile determinare l'indice di
plasticità, l'indice di consistenza, e l'indice
di attività del materiale. Queste ultime tre
determinazioni sono conformi alle dizioni AGI.
Determinato il limite di ritiro del materiale verrà
diagrammato con un istogramma il contenuto di acqua
naturale, il limite liquido, plastico, di ritiro e
l'umidità iniziale del campione, fornendo un
quadro di insieme di tali caratteristiche e quindi
valutando in maniera immediata come il contenuto di
acqua naturale si interponga tra le altre grandezze.
PROVA
EDOMETRICA
(NORME DI RIFERIMENTO ASTM D 2435 – D 4546 –
BS 1377)
La prova edometrica IL sarà condotta con 10
step di cui 7 di carico e 3 di scarico e più
precisamente: 0.125-0.250-0.500-1.000-2.000-4.000-8.000
–16.000 –32.000 -8.000-2.000-0.500 –
0.125 kg/cmq ed i tempi di lettura per ogni step di
carico/scarico saranno : 6-15-30-60-120-240-480-900-1800-3600-7200-14400-28800-86400
secondi. Verrà fornito oltre al valore del
modulo edometrico nelle fasi di carico, il valore
della variazione dell'altezza del campione e dell'indice
dei vuoti rispetto ai valori iniziali di prova. I
diagrammi saranno restituiti pertanto in funzione
dell'indice dei vuoti e della variazione di altezza
fornendo ai progettisti gli stessi parametri ma in
due forme analitiche diverse prestando anche attenzione
al calcolo dei cedimenti che potrà essere effettuato
una volta conosciuti gli scarichi di fondazione. Verrà
inoltre anche fornito il valore della permeabilità
e del coefficiente di consolidazione primaria per
lo step di carico prossimo alla tensione verticale
efficace alla profondità di campionamento.
Per completezza di prova sarà fornito il valore
della pendenza della retta di scarico e della retta
vergine e dalla costruzione di Taylor o di Casagrande,
in relazione al carico di preconsolidazione, sarà
fornito il valore di OCR del litotipo.
Per completezza di elaborati si redigerà un
quadro di insieme in formato A0 evidenziando tutte
le caratteristiche fisiche ed i parametri meccanici
e i diagrammi più rappresentativi cercando
di evidenziare le correlazioni possibili che ci sono
tra le varie grandezze e le profondità.
PROVA
DI TAGLIO CD
(NORME DI RIFERIMENTO ASTM D 3080 – BS 1377)
La prova di taglio diretto consolidata drenata, condotta
su tre provini di sezione quadrata, sarà preceduta
da una fase di consolidazione primaria a tre pressioni
diverse: alla tensione efficace in sito, ad una tensione
efficace doppia e ad una tensione efficace dimezzata
rispetto a quella di campionamento. La fase di consolidazione
seguirà questi step di carico = 0.125-0.250-0.500-1.000-2.000-4.000-8.000
kg/cmq ed ogni step di carico durerà fino a
quando non finirà la fase di consolidazione
primaria e cioè fino a quando tutto il carico
applicato ad ogni step di carico si è trasferito
dalla pressione neutra a quella efficace. Il processo
di consolidazione durerà almeno 2 gg. Finita
la fase di consolidazione si passerà alla prova
di taglio vera e propria imponendo una velocità
di avanzamento che verrà desunta dai parametri
di consolidazione e comunque non inferiore a 0.04
mm/min. I risultati verranno diagrammati in funzione
dell'abbassamento verticale, dell'avanzamento orizzontale
e dello sforzo di taglio che si oppone all'avanzamento.
Nel quadro di sintesi dei risultati verrà diagrammata
la retta interpolatrice dei tre punti rappresentativi
della rottura a taglio dei campioni e verrà
fornito il valore della coesione efficace e dell'angolo
di attrito interno del materiale.
PROVA
LOS ANGELES
(NORME DI RIFERIMENTO: ASTM C 131; CNR 34)
La prova consiste nel misurare simultaneamente il
consumo per attrito e una certa tendenza alla frantumazione
del materiale oggetto della prova. La prova viene
eseguita con la macchina Los Angeles costituita da
un cilindro ad asse orizzontale entro il quale si
introducono, quantità prefissate di miscele
granulometriche di inerte ed un numero, prefissato
dalla normativa di riferimento, di sfere di acciaio
che non solo rotolano insieme al materiale ma sono
trascinate in alto e cadono sul materiale stesso provocando
un effetto d'urto. Il coefficiente Los Angeles è
misurato dalla percentuale della frazione fine (minore
di 1,7 mm) prodottasi, allontanata per setacciatura.
PROVA
PORTANZA SU PIASTRA
(NORME DI RIFERIMENTO ASTM D 1194-1195-1196; BS 1377)
Questa prova viene usata per il controllo dei terreni
di sottofondo, dello strato di fondazione e dello
strato di base delle pavimentazioni. Viene eseguita
per gradini di carico successivi e consente di determinare:
modulo di deformazione, coefficiente di costipamento,
coefficiente di sottofondo, cedimenti di fondazioni
superficiali.
EQUIVALENTE IN SABBIA
(NORME DI RIFERIMENTO: ASTM D 2419; UNI 8520)
La prova misura la quantità di fino e la sua
qualità. Prefissata una quantità di
inerte di dimensioni inferiori a 5 mm, prelevato dalla
miscela in esame, viene, tramite l'agitatore, energicamente
lavata in un cilindro graduato trasparente a fondo
piano di dimensioni standard. Terminata l'operazione
di lavaggio, eseguita tramite soluzione flocculante,
il cilindro viene messo a riposo in posizione verticale
per permettere agli elementi puliti di depositarsi
sul fondo ed al fino di disporsi superiormente in
una colonna flocculata. Il rapporto tra il materiale
pulito depositatosi sul fondo (h1) e quello sospeso
nella soluzione (h2) moltiplicato 100 ci fornisce
la misura dell'equivalente in sabbia.
ANALISI
GRANULOMETRICA E AEROMETRIA
(NORME DI RIFERIMENTO: ASTM D 422; BS 1377: PART 2:
1990)
L'analisi granulometrica verrà condotta per
via umida. Effettuata la quartatura del campione,
per garantirne la significatività, dopo la
fase di essiccazione in forno per 16h a 110 °c
e successivo bagno in soluzione 2g/l in esametafosfato
di sodio, per sciogliere tutte le particelle, il campione
verrà lavato con il setaccio ASTM 200 (0.075
mm di maglia) e verrà essiccato ancora in forno
per 16h a 110 °c. L'analisi granulometrica sarà
condotta sul materiale secco mediante vibrosetacciatura
elettrica con almeno 13 setacci UNI. In questa fase
è possibile ricostruitre la curva granulomterica
fino al passanta 0.075 mm e quindi al confine tra
sabbie e limi; la parte terminale della curva si determinerà
con l'analisi aerometrica condotta in bagno termostatico
per un tempo non inferiore a 16h elaborando i dati
con l'ausilio della legge di Stokes. L'elaborato sarà
completo di curva granulometrica, classificazione
del campione secondo le norme AGI e restituzione di
coefficienti granulometrici: coefficiente di granulometria
e coefficiente di curvatura.
PROVE
DI DENSITA' IN SITO
Determinazione della densità in sito con volumometro
a sabbia (diametro 150 mm) e dell'umidità del
materiale estratto (CNR 22)
PROVA C.B.R.
su provini sottoposti ad immersione in acqua per 96
ore, compresa la misura del rigonfiamento - (CNR -
UNI 10009)
Misura speditiva
con il penetrometro tascabile (Pocket Penetrometrer)
o scissometro tascabile (Torvane) su almeno n.3 determinazioni
(ASTM D2573)
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA
CONTINUA
La prova consiste nell'infiggere a battuta nel terreno
una punta metallica conica, misurando il numero di
colpi, forniti da un maglio, necessari per ottenere
un avanzamento predeterminato. Esistono diversi tipi
di penetrometri che, sulla base della massa del maglio,
possono essere suddivisi in leggeri (M minore di 10
Kg), medi (M compreso tra 40 e 10 Kg), pesanti (M
compreso tra 60 e 40 Kg), superpesanti (M maggiore
di 60 Kg). Ciascuna attrezzatura si differenzia anche
per altre caratteristiche fondamentali quali la dimensione
della punta e la tipologia delle aste che possono
essere provviste o meno di un rivestimento. Anche
le modalità della prova (altezza di calata
del maglio, tratto di avanzamento) differiscono in
funzione del modello di penetrometro impiegato. La
mancanza di una tipologia standard unitamente alla
grande variabilità delle risposte dei terreni
agli impulsi dinamici, hanno fatto si che non abbiano
trovato adeguato sviluppo le correlazioni di tipo
empirico fra i risultati delle prove e i parametri
geotecnici del terreno, cosicché i risultati
delle prove vengono generalmente utilizzati su scala
locale per una valutazione qualitativa del grado locale
di addensamento e di consistenza dei terreni attraversati.